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Cos'è la Metavisione

Metavisione (o Psicovisione)
 

Conosciuta in passato col termine di Psicovisione, attraverso tale sistema, è possibile ricevere su schermi televisivi volti ed altre immagini provenienti da piani dimensionali sconosciuti ai comuni sensi dell’uomo.

Nel 1985 Klaus Schreiber, nella Germania Occidentale, iniziò a ricevere, su televisori a tubo catodico, immagini di persone trapassate. I televisori utilizzavano un “sistema di feedback ottico-elettronico”.

In molti casi ci furono conferme accompagnate da comunicazione audio.

Il lavoro di Schreiber fu oggetto di un film per la televisione e di un libro scritto dall’ex-scettico Rainer Holbe di Radio Lussemburgo.

Friedrich Jürgenson, Konstantine Raudive, Albert Einstein ed altri personaggi illustri, si sono mostrati in video a dimostrazione che la morte fisica è solo un passaggio evolutivo della coscienza.

Per allestire un sistema metavisivo non sono necessarie apparecchiature costose, servono principalmente una videocamera ed un televisore, a catalizzare il fenomeno è la medianità dello sperimentatore e di tutti gli astanti.

 

(tratto da Coscienza Cosmica)

 

Klaus Schreiber, ex ispettore tedesco di dispositivi antincendio, aveva la particolarità di comunicare con il suo televisore! Era il 1982 e quel giorno Klaus, in compagnia di alcuni amici, conversava su un programma tv in cui parlavano di messaggi da altre dimensioni.

Quasi per gioco Klaus propose di cercare di contattare un amico scomparso di recente, un certo Peter. Si procurò un registratore e lo accese poi chiese attraverso il microfono “dove sei Peter?” e lo invitò a bersi una birra. Dopo un pò di silenzio riavvolse il nastro e lo ascoltò.

Verso la fine della registrazione si udiva chiaramente una voce che non apparteneva a nessuno di loro. Avendolo conosciuto poterono identificarla come quella del defunto Peter. Affascinato da questo accadimento Klaus trasformò la sua cantina in un piccolo laboratorio da esperimenti e cominciò a cercare ulteriori contatti con i defunti.

 

La tecnica di Schreiber

Parliamo della Tecnica Schreiber parecchio discussa e spesso criticata da chi non ha assolutamente compreso i cardini fondamentali su cui essa si basa.

Il sinottico più semplice comprende una videocamera connessa a circuito chiuso ad un televisore a tubo catodico CRT in modo da visualizzare in ‘tempo reale’ sullo schermo ciò che si sta riprendendo.

Una volta realizzata la configurazione appena descritta, si riprende lo schermo su cui avviene la ritrasmissione dell’immagine inquadrata. L’effetto ottenuto, tecnicamente indicato come Video Loop FeedBack , è il medesimo del ‘tunnel infinito’ realizzato mettendo uno specchio  davanti ad un altro specchio,  l’unica differenza è che elettronicamente vi sono limiti tecnici ed ulteriori ’energie’ elettromagnetiche coinvolte.

Un esempio di Video Loop FeedBack con ripresa mobile senza zoom nel video a destra.

Giunti ad un risultato simile a ciò che si vede a lato, a telecamera fissa, si manda fuori fuoco leggermente l’immagine, si effettua successivamente uno zoom inquadrando uno degli angoli dello schermo fino ad ottenere un segnale ‘lampeggiante’ veloce o lento a seconda della personale ‘preferenza’ e configurazione.

Si lavora in bianco e nero, pertanto la saturazione del colore del monitor sarà posta a zero mentre la luminosità e contrasto verranno regolati a piacere. Se disponibile, controllare anche il valore di esposizione della videocamera. Togliere qualsiasi regolazione automatica.

 

(tratto da Coscienza Cosmica)

 

 

 

 

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