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La parola alle "Voci"

Interessante e significativo il fatto concreto che le "Voci" affermino, tutte, in modi, lingue e tempi differenti, più o meno le stesse cose, diano una loro spiegazione e visione del mondo dell'aldilà e ce lo rappresentino come un luogo di pace e luce, un luogo d'amore, dove la mente riveste un ruolo determinante (quello che per secoli è rimasto latente), cioè la possibilità di potersi costruire un proprio mondo e interagire con esso, il poter parlare attraverso il pensiero e non solo perchè ormai privi dell'apparato fonetico, ma molto più semplicemente perchè le capacità telepatiche si pensa siano state perse durante la nostra evoluzione, non a caso gran parte del nostro cervello resta inutilizzato durante tutto il ciclo della vita terrena; mentre studi vogliono dimostrare che la telepatia fosse un mezzo comune nei popoli antichi e che solo perchè poco utilizzata è andata perdendosi nei secoli.
Qui sotto un esempio delle frasi più significative ricevute da contatti sia metafonici che attraverso medium, scrittura automatica, voci dirette ecc.
 
I disincarnati affermano tutti di:
 
 
  • Essersi ritrovati in forma umana nel mondo spirituale.
     
  • Aver ignorato durante un tempo più o meno lungo di essere morti.
     
  • Essere passati, nel corso della crisi pre-agonica, o poco dopo, per la prova della reminiscenza sintetica di tutti gli avvenimenti della loro esistenza - (visione panoramica o epilogo della morte)

     
  • Essere stati accolti nel mondo spirituale dagli spiriti delle persone della loro famiglia e dei loro amici defunti.

     
  • Essere passati quasi tutti attraverso una fase più o meno lunga di "sonno riparatore".

     
  • Essersi ritrovati in un ambiente spirituale radioso o meraviglioso (nel caso di trapassati moralmente normali) e in un ambiente tenebroso e opprimente (nel caso di trapassati moralmente depravati).

     
  • Aver trovato che l’ambiente spirituale era un nuovo mondo obiettivo, sostanziale, reale, analogo all’ambiente terrestre spiritualizzato.

     
  • Aver appreso che questo era dovuto al fatto che nel mondo spirituale il pensiero costituisce una forza creatrice, per mezzo della quale ogni spirito può riprodurre intorno a sé l’ambiente dei suoi ricordi.

     
  • Non aver tardato ad apprendere che la trasmissione del pensiero costituisce il linguaggio spirituale, sebbene gli spiriti arrivati da poco si facciano delle illusioni e credano di parlare per mezzo della parola.

     
  • Aver constatato che, grazie alla facoltà della visione spirituale, si era in grado di percepire gli oggetti da un lato, all’interno e attraverso di esso.

     
  • Aver constatato che gli spiriti possono trasferirsi istantaneamente da un luogo all’altro, anche se molto lontano, grazie a un atto di volontà: il che non impedisce che essi possano anche passeggiare nell’ambiente spirituale o sorvolare a qualche distanza dal suolo.

     
  • Aver appreso che gli spiriti dei defunti gravitano fatalmente e automaticamente verso la sfera spirituale che loro conviene, grazie alla "legge di affinità."
 
 
(articolo di Ernesto Bozzano - 1862-1943 - tratto dal libro "Pitigrilli parla di Pitigrilli" ed.Sonzogno. 1951.)

 

 

 

"Non esiste un solo inferno, ma un'infinito numero di posti "oscuri" dove si soffre solo perchè i nostri stessi sensi di colpa e non un giudizio supremo,ci hanno attratti così come il ferro viene attratto dalla calamita.

Allo stesso modo non esiste un solo paradiso, ma un'infinità di posti "luminosi" dove ci ritroveremo con tutte le altre persone, che sono sulla nostra stessa "lunghezza d'onda"

 

(Bruce Moen)

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